
Sette libri Ares da non perdere per immergersi totalmente nell’atmosfera di Natale. Dai personaggi del presepe alle pietanze sulla tavola, dai momenti di tregua a vicende surreali, vi proponiamo cinque storie avvincenti e coinvolgenti che vi terranno compagnia in attesa del giorno di Natale.
La Compagnia dei Babbi Natale, Caterina Ceriani e Elena Pianta
Dalle soffitte piene di sogni ai giardini dove la neve cade senza far rumore, dai camini che s’illuminano d’attesa alle stelle che guidano i viaggiatori della notte. Una sfilata di Babbi Natale instancabili, ciascuno con i suoi inseparabili compagni, impegnati a portare doni fino agli angoli più lontani del mondo. Una filastrocca giocosa che racconta i segreti della notte più magica dell’anno e regala, pagina dopo pagina, la meraviglia del Natale. Leggi La compagnia dei Babbi Natale ad alta voce: ogni rima farà brillare ancora di più la tua festa. Età di lettura: 4+.
Racconto di Natale per Le Barroux, Natalia Sanmartin Fenollera
Dai ricordi di una madre che vedeva fate e draghi tra i doni del creato, alle notti in cui un bambino alza gli occhi al cielo in cerca di un segno. È la storia tenera e poetica di un piccolo che, rimasto orfano, interroga Dio perché gli confermi i prodigi narrati da lei: Betlemme, le stelle, il miracolo del Natale. E dopo tre anni di attesa, al terzo Natale, qualcosa finalmente risponde. Per la prima volta in italiano, Ares presenta Racconto di Natale per Le Barroux di Natalia Sanmartin Fenollera, dedicato all’abbazia di Le Barroux.
Domani è sempre Natale, Luigi Vassallo
Dall’ufficio reclami di Dio ai cimiteri delle occasioni perse, dai coralli che rendono speciali ai pagliacci tristi. 24 racconti giocosi che danno però sempre uno spunto di riflessione e fanno comprendere che, alla fine, Domani è sempre Natale. Leggi un racconto al giorno: il tuo Avvento sarà ancora più speciale.
e Dio fece il presepe, Enrique Monasterio
e Dio fece il presepe è una lettura commuovente che attraversa le storie di una stella a cui viene affidato un ruolo da protagonista, di un asino con un segno speciale sulla fronte, scelto come personaggio di primo piano del presepe tra altri animali molto più appariscenti di lui, di un albergatore che non è stato poi così egoista come il luogo comune lo dipinge, di un giovane pastore in apparenza un po’ sciocco ma invece molto vicino a capire tutta la verità…
Quell’asino di un bue, Giampiero Pizzol
Cosa succede se un diavoletto curioso e un angioletto ritardatario si scontrano sulla strada per Betlemme? L’appuntamento con il grande Avvenimento li porterà a diventare amici ed entrare nel presepe «travestiti» da bue e asinello. Quell’asino di un bue è un racconto divertente e geniale nella sua semplice profondità che fa entrare, con un sorriso, grandi e bambini nel mistero del Natale. Un libro che, tramite i QR code all’interno, diventa interattivo e in grado di trasportare i suoi lettori nella giusta atmosfera sulle note dei brani musicali.
1914. Qualcosa di nuovo sul Fronte occidentale, Antonio Besana
La «Tregua di Natale» del 1914 è un episodio straordinario della Prima guerra mondiale: soldati dalle contrapposte trincee misero da parte le armi, si incontrarono nella terra di nessuno scambiandosi doni, emozioni e persino indirizzi. Forse giocarono anche una partita a pallone. Decisero che in quelle ore non si sarebbe più sparato. 1914. Qualcosa di nuovo sul Fronte occidentale ha due pregi. Anzitutto, è un’indagine a tutto tondo su quell’avvenimento e sul suo contesto. In secondo luogo, è una narrazione avvincente, che parte dal basso, cioè dai resoconti spontanei dei soldati stupefatti per quanto accadde in quel terribile contesto di fango, gelo e fuoco. La voce di quei soldati continua a parlarci intatta da oltre un secolo di distanza grazie alle lettere, alle interviste dell’epoca e al ricchissimo materiale ritrovato dall’autore nei musei di guerra di mezza Europa.
Il monaco buongustaio, Marcello Stanzione e Bianca Bianchini
Sapevate che furono le monache di San Gregorio Armeno ad aggiungere l’aroma di fiori d’arancio alla pastiera napoletana? O che l’alchermes, prodotto dai domenicani di Santa Maria Novella a Firenze, era un liquore molto amato dai Medici? Dalle tegole di Aosta ai cannoli siciliani, dal panforte toscano al nocino e al centerbe, sono centinaia le specialità nate o perfezionate nei monasteri. Furono in particolare le monache di clausura a dedicarsi alla pasticceria, mentre le comunità maschili divennero celebri nella produzione di birre, vini e liquori. Il monaco buongustaio raccoglie 164 tra le ricette più golose originarie delle diverse regioni d’Italia, nonché dell’Europa e d’oltreoceano. Iniziate ad apparecchiare… il pranzo è servito!
Vi auguriamo un Natale pieno di amore… e di libri!