
Imparare a morire per vivere
Piccole cose che fanno la vita meravigliosa
Prefazione di don Vincent Nagle.
Traduzione di Paolo Re.
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“Non posso ringraziare abbastanza chi mi ha chiesto di presentare questo libro perché la storia di Xavi, che parla molto francamente di malattia, dolore, e, come scritto nel titolo, di morte, non è per nulla cupa, triste, pesante, tantomeno angosciante… è una storia luminosa raccontata con onestà e un’umanità libera, certa del valore della sua vita, della bontà della sua strada.”
(Don Vincent Nagle)“Troverete la mia biografia nelle pagine di questo libro. In sintesi, si può dire che ho una vita abbastanza ordinaria, se non fosse che, quando ero bambino, mi è stata diagnosticata la distrofia muscolare di Duchenne. Qui spiego come convivo con essa.”
(Xavi Argemí)
A Xavi (1995-2025), da bambino, era stata diagnosticata una malattia degenerativa incurabile che gli ha causato una progressiva disabilità. Costretto su una sedia a rotelle da un certo punto in poi ha avuto bisogno di aiuto per ogni cosa. Anche solo per bere un sorso d’acqua. Xavi sapeva che la sua malattia era progressiva, e che cosa questo avrebbe comportato. Era consapevole di come sarebbe andata a finire. Ma lo ha raccontato con straordinaria serenità e generosità. E non senza un pizzico di umorismo, ci invita anche adesso a essere ottimisti, allegri e a vedere sempre il bicchiere pieno. Perché vale la pena vivere!

Xavi Argemí
Xavi Argemí ha affrontato la morte il 22 maggio 2025, il martedì dopo la Pasqua, non aveva compiuto 30 anni. Era nato il 14 agosto 1995 a Sabadell, nella regione spagnola della Catalogna, ma aveva contratto fin da bambino la distrofia muscolare di Duchenne che ne ha segnato il destino terreno. Ma se il male ha via via depotenziato il corpo, lo spirito di Xavi non ne è mai stato intaccato: questo giovane indomito e allegro ha cavalcato infatti ogni giorno con la voglia di vivere, di giocarsela e di comunicare, immerso nelle sue passioni e nella condivisione di bene con familiari e amici. Con questo piglio si è laureato in Multimedia presso la UOC-Universitat Uberta di Catalunya e ha scritto questo diario, pubblicato già in diverse lingue, oltre che in catalano, quando Xavi era ancora in vita.
‘I cannot thank the person who asked me to present this book enough because Xavi’s story, which speaks very frankly of illness, pain, and, as written in the title, death, is not at all gloomy, sad, heavy, much less distressing… it is a luminous story told with honesty and a free humanity, certain of the value of his life, of the goodness of his path.’
(Don Vincent Nagle)‘You will find my biography in the pages of this book. In summary, you could say that I have a fairly ordinary life, except that when I was a child, I was diagnosed with Duchenne muscular dystrophy. Here I explain how I live with it’.
(Xavi Argemí)
As a child, Xavi (1995-2025) was diagnosed with an incurable degenerative disease that caused him progressive disability. Forced into a wheelchair from a certain point onwards, he needed help with everything. Even just to take a sip of water. Xavi knew that his illness was progressive, and what this would bring. He was aware of how it would end. But he told it with extraordinary serenity and generosity. And not without a pinch of humour, he invites us even now to be optimistic, cheerful and to always see the full glass. Because life is worth living!