Le Edizioni Ares inaugurano una nuova collana intitolata Un santo per amico. Volumi agili, biografie vivaci per la divulgazione della vita dei santi della storia della Chiesa, dalle origini al presente.

“Santo”. C’è un modo di intendere questa parola che la identifica con una sorta di eccezionalità privilegiata e quasi irraggiungibile legata a particolari doti di carattere e di coerenza etica. Eppure, la santità nella vita della Chiesa è la “stoffa” della vita di fede. Nel suo significato etimologico col termine santo si indica colui che, avendo scoperto Gesù Cristo, vuole seguirlo, essere come lui, appartenere a Lui. Come scrive san Paolo, l’uomo cristiano vive la vita di tutti alla luce di una scoperta imprevista: «Pur vivendo nella carne io vivo nella fede del Figlio di Dio» (Gal 2, 20). È uno stream nuovo che attraversa la storia, quella realtà umana e divina che Paolo VI chiamava «entità etnica sui generis». Con i piedi radicati per terra e lo sguardo che spera e crede la vita eterna con Dio i santi hanno saputo riconoscere lo straordinario di Dio nella fedeltà alle circostanze e al quotidiano delle loro esistenze. Per questo la Didaché saggiamente indicava: «Cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi». L’iniziativa editoriale di Ares è come un indice proteso al volto dei santi.

I primi due libri

La collana si inaugura con due santi medici: Giuseppe Moscati e Riccardo Pampuri. Non è stata una scelta prefissata, ma nel contesto di un’emergenza sanitaria epocale, anche senza vederci la mano della provvidenza questa proposta si gioca nell’attualità. Il lettore è chiamato a confrontarsi con due figure che hanno coniugato professionalità e passione per l’umano a una fede cristallina, due medici capaci di infondere speranza, buon umore, salute anche all’anima.

Giuseppe Moscati

La prima uscita è il Giuseppe Moscati. Il santo medico (pp. 176, euro 15), di Paolo Gulisano, storico autore Ares per cui ha curato di recente anche le fortunate biografie di Chesterton e di Stevenson. In questa sua nuova “fatica” delinea un nitido ritratto del medico e accademico campano (Benevento 1880-Napoli 1927), primario dell’Ospedale degli Incurabili di Napoli, di cui la Chiesa ha riconosciuto la santità proprio per aver saputo lenire nei suoi pazienti i mali del corpo senza dimenticarne le esigenze dello spirito. Con il riconoscere sempre in ogni uomo una meraviglia unica e irripetibile, di fronte alla grande fragilità e alle malattie del fisico e del cuore, egli è venuto incontro alle sofferenze e ai bisogni di bene che sono di tutti, trovando rimedi e risposte nella Medicina e nel Cristianesimo.

«Beati noi medici», asseriva Moscati, «tanto spesso incapaci ad allontanare una malattia, beati noi se ci ricordiamo che oltre i corpi abbiamo di fronte delle anime immortali, per le quali urge il precetto evangelico di amarle come noi stesse». E illuminato da questi princìpi si è dimostrato medico e cristiano veramente fuori dal comune.

 Riccardo Pampuri

 Riccardo – al secolo Erminio – Pampuri, nacque nel 1897. Divenne medico condotto, poi si fece religioso nell’Ordine dei Fatebenefratelli. «Fare tutto, anche le cose minime, con amore grande», era solito raccomandare. E la sua vita si svolse nella normalità, eppure nella completa dedizione in ogni circostanza, dal fronte della Prima guerra mondiale, da cui ritornò con una Medaglia al Valore, alla quotidianità nel curare e voler bene agli ammalati, fino alla sua stessa malattia e alla morte prematura affrontata con fede luminosa all’età di soli 33 anni. Il suo corpo è conservato a Trivolzio (Pavia) nella parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano, meta di pellegrinaggio da tutto il mondo.

Osserva lo scrittore Rino Cammilleri nel suo Riccardo Pampuri (pp. 288, euro 18) riproposto in questi giorni da Ares in libreria: Quasi nessuno si era accorto che da un paesino del Norditalia un nuovo santo aveva cominciato a far cadere dal Cielo una pioggia di miracoli». Del resto, come aveva compreso mons. Luigi Giussani, nella sua Prefazione alla prima edizione: «san Riccardo è per noi la testimonianza mirabile che la santità come ideale di umanità vera è alla portata di tutti».

Grande esperto di vite di santi Cammilleri ha già pubblicato con Ares Il grande libro dei santi protettori e Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni mariane.