Si è conclusa a Roma lo scorso 28 febbraio l’inchiesta diocesana sulla vita e la fama di santità di Alcide De Gasperi che era stata inizialmente avviata presso il Tribunale ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Trento. Il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro, dopo aver ottenuto l’assenso sia dell’arcivescovo di Trento, sia del cardinale vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma, ha trasmesso il rescritto, concedendo il trasferimento della competenza del foro alla diocesi di Roma, dove questa fase del processo di beatificazione si è conclusa con la cerimonia dello scorso febbraio nel Palazzo Apostolico Lateranense presieduta dal cardinale vicario Baldassare Reina. «La storia della Chiesa è costellata di figure che hanno lasciato una scia luminosa dietro di loro. Fra di esse spicca la figura del Servo di Dio Alcide De Gasperi», ha dichiarato il card. Reina, aggiungendo che «la sua eredità politica non si esaurisce nella ricostruzione post-bellica, ma si estende al consolidamento delle istituzioni democratiche e alla costruzione dell’Europa unita» e definendo lo statista trentino «un politico mosso da una profonda spiritualità e da una visione cristiana della vita e del servizio pubblico».

L’intervento del card. Reina durante la cerimonia dello scorso 28 febbraio