Se vi è piaciuto "War poets" allora leggete "Sulle rovine d'Europa" - Poesie di Guerra

Se vi è piaciuto War poets. Nelle trincee della Prima guerra mondiale di Paola Tonussi, allora potrebbe interessarvi anche Sulle rovine d’Europa. Poeti tedeschi e francesi della Grande guerra di Raoul Precht.

Come confida l’autore in questo video, è rimasto così folgorato dalla lettura di War poets – una raccolta di poesie di poeti inglesi che hanno combattuto nella Grande guerra (tra gli altri Thomas Hardy e Rupert Brooke) – che ha avuto l’idea di crearne una con poeti tedeschi e francesi.

«I testi qui raccolti raccontano tutti una medesima storia, che sia scritta in francese o in tedesco […]. I poeti delle trincee sembrano andare in guerra sotto la spinta dell’interventismo giovanile e scrivere invece sotto l’ispirazione della delusione, della rabbia, della sottomissione all’irragionevolezza. Tutti pagheranno questo scotto, eccetto coloro che moriranno prima di rendersi conto dell’errore. I compagni che sopravvivranno si prenderanno carico di testimoniarlo con parole adeguate che ancor oggi suscitano nel lettore il senso amaro del malinteso. La questione, che all’inizio era stare da una parte o dall’altra delle trincee, diventa poi non essere più lì. Non lasciarsi sommergere dal fango, dilaniare dalle cannonate, farsi cibo per topi

Scrive così Filippo Tuena nella Prefazione al volume, articolata in due sezioni, la prima dedicata ai poeti tedeschi (Peter Baum, Hans Ehrenbaum-Degele, Gerrit Engelke, Yvan Goll, Franz Janowitz, Erich Kästner, Wilhelm Klemm, Edlef Köppen, Alfred Lichtenstein, Karl Stamm, August Stramm, Ernst Toller, Georg Trakl), la seconda ai poeti francesi (Guillame Apollinaire, Louis Aragon, jean Arbousset, André Breton, Blaise Cendrars, Jean Cocteau, Pierre Drieu La Rochelle, Paul Éluard, Albert-Paul Granier, Pierre Jean Jouve, Marc De Larreguy De Civrieux, François Porché, Émile Verhaeren), introdotti ciascuno da una biografia e presenti nell’antologia con due-tre poesie con testo in lingua originale a fronte.

Vi regaliamo qualche poesia 

Di seguito qualche poesia di Sulle rovine d’Europa.

Sfere di luce salgono molto in alto,
Fuochi d’artificio e il fragor di luce di una luna in sfacelo
Dilatano la notte. Come le case rischiarate
Te ne stai rigido, accanto alla canna del fucile.

Sfere di luce fatte di pelo arruffato di tigre.
Ogni moto rischiarato è preda dello sguardo indagatore
Di un gallo appostato, come se ancora sanguinasse
Il giorno in cui, uno ancor selvaggina per l’altro,
La bocca premeva sulla gola,
Fino ad avvertire, dell’altro, il suono d’organo.

Con gli occhi spalancati ti meravigli dello sfarzo
Del predatore colorato, che scintilla nell’oscurità.
Finché mi seppelliscono di nuovo notte e neve,
E occhi grigioverdi tengon deste le selvagge melodie.

Peter Baum

 

Shrapnel

Il cielo getta nubi
E crepita in fumo.
Punte scintillano.
Piedi si ribaltano spargendo ghiaia.
Occhi ridacchiano nella confusione
E
Si disfano.

August Stramm

 

Cartolina postale

Ti scrivo da sotto la tenda
Mentre muore questo giorno d’estate
In cui sboccia come folgore
Nel cielo appena azzurrato
Una cannonata scintillante
E sfiorisce prima ancora d’esser stata

Guillaume Apollinaire

Metempsicosi

Mi vedo solo in piedi fra i corpi crollati
Dei miei amici abbattuti a vent’anni
Cresce con aspro imbarazzo il mio respiro
Non gli avrò strappato io l’ultimo fiato?

Il mio corpo è sopravvissuto
Giro con l’aria di chi ne sa qualcosa
Con la scorta dolce e severa
Dei miei amici morti in guerra

Il mio compagno di marcia e meditazione
Invitto sotto lo zaino, in posizione eretta,
L’ho visto trafitto da più d’un colpo mortale
Sul nudo parapetto, nostro modesto altare

Metempsicosi ardente, m’ha dedicato l’anima
Lo sguardo immortale, la contagiosa fiamma
Egli vive. Ho accolto la pronta migrazione
Della sua eterna passione.

Pierre Drieu La Rochelle