Tommaso Moro nasce a Lonrda, il 7 febbraio 1477, figlio di un piccolo gentiluomo di toga. Studia latino presso i francescani di St. Anthony, greco e filosofia a Oxford per volgersi infine alla professione forense, che gli dischiude la via a uffici pubblici sempre più prestigiosi fino al cancellierato del Regno. Sul finire del 1516 pubblica Utopia, un «libro», ha osservato Luigi Firpo, «che è tra i pochi di cui può dirsi che abbiano inciso sulla storia del mondo». Compone epigrammi, opere storiografiche, pagine ascetiche, trattati contro Lutero e altri riformatori protestanti. Accusato di alto tradimento per non voler riconoscere in Enrico VIII il capo della chiesa d’Inghilterra, viene condannato alla decapitazione. Muore il 6 luglio 1535.
A quattrocento anni dal martirio, il 19 maggio 1935, papa Pio XI proclama l’assunzione di Moro tra i santi.